Albacete
Hotel a Albacete (1)
Da
Albacete: puro surrealismo della Mancia
Quanto ha dato Albacete alla Spagna. Per cominciare, un umorismo che ha trasceso tutta il Paese con parole peculiari come "tunante" o "gambitero"; ma anche paesaggi naturali che vanno dalle profondità alle pianure e infine uno dei generi cinematografici unici della penisola iberica.
Si tratta del surrealismo manchego che il regista di Albacete José Luis Cuerda ha catturato nella saga di Amanece que no es poco. L'avete mai vista? Se sì, avete avuto la fortuna di viaggiare, senza lasciare la vostra poltrona, in diversi paesini della Sierra del Segura dove sono stati girati i film.
Ora è il momento di tornare alla realtà. Iniziate da Aýna, dove si trova la famosa replica della moto con sidecar del film e si può godere di un'impressionante vista panoramica del villaggio dal Mirador del Diablo.
Non andate via senza aver guardato anche in alto, in particolare dall'interno dell'eremo di Nuestra Señora de los Remedios. Cosa si vede? Un incredibile soffitto a cassettoni mudéjar che non vi aspettereste mai di trovare qui.
Sulla strada per Liétor, svoltate per Alcadima. "Chi ci vive?", vi chiederete. Nessuno. È un paese abbandonato ma bellissimo, che vi farà fare una passeggiata e vi farà venire la pelle d'oca sentendo l'effetto dello spopolamento rurale…
Sensazioni a fior di pelle che continueranno anche a Liétor. Siete facilmente impressionabili? Qui, sotto una botola dell'ex convento dei Carmelitani Scalzi, hanno trovato una cripta sotterranea con una ventina di corpi incorrotti.
L'ultima tappa "cinematografica" si conclude a Molinicos, anch'essa protagonista di diverse scene della saga di Cuerda. Qui si trova il curioso museo micologico Casa del Níscalo. Vi abbiamo già avvertito: è il surrealismo manchego.
Se lasciamo il mondo rurale, la città di Albacete ci aspetta con la sua cultura dei coltelli, la sua fiera divertente e folle, solo per i coraggiosi (di solito si tiene dal 7 al 17 settembre) e segreti insospettabili, come la galleria commerciale Pasaje de Lodares, che dà la sensazione di riportarci repentinamente in Italia.
Quando avrete finito i vostri giri, tornate al nostro Hotel Sercotel Los Llanos, situato vicino al polmone verde di Albacete, il Parco Abelardo Sánchez.
Se siete alla ricerca del verde, la provincia di Albacete è il posto giusto. Qui nasce il fiume Mundo, in un luogo assolutamente magico. Potrete raggiungere le sue sorgenti seguendo un percorso di media difficoltà. Attenzione però a chi soffre di vertigini: il sentiero corre lungo il bordo del burrone.
Lì, tra quelle sorgenti dove inizia la cascata, si apre una grotta a cui si può accedere previa prenotazione e con una guida specializzata.
Se la speleologia rilassata è la vostra passione e lasciate l'adrenalina ad altri, le grotte che attraversano il villaggio di Alcalá del Júcar fanno al caso vostro. Spaziose, alte e con una sorpresa: un bar, un belvedere e una vista sul mare…
Albacete è una terra d'acqua e ospita una delle più grandi zone umide del Paese, le Lagunas de Ruidera, un'area naturale protetta dove si trovano le sorgenti del Guadiana Alto o Río Pinilla. Un'oasi assoluta che senza dubbio si aggiudica il primato delle bellezze naturali della provincia… e dell'intera regione.
Cosa mangiare ad Albacete?
"Non ci si può fermare a fare benzina ad Albacete senza mangiarsi un Miguelito", si dice quando si arriva in provincia. E credeteci: ne vale la pena. Sarà impossibile non comprare un paio di scatole di questa pasta sfoglia, farcita con diverse creme e ricoperta di zucchero a velo.
E per il salato, vi va di propare gli "atascaburras"? Frutta secca, patate, merluzzo e una buona dose di olio.
Un altro piatto tipico di queste terre, frutto di un sorprendente mix di ingredienti, è l'"ajo de mataero", a base di fegato di maiale, pinoli, aglio, pane senza mollica e varie spezie. Come tutto ad Albacete, potenza e surrealismo allo stato puro.
