Palencia
Hotel a Palencia (1)
Da
Palencia: l'icona sconosciuta della Meseta del nord
"Cosa ti sei perso a Palencia?", vi chiederanno quando vi metterete in viaggio. Delle nove province di Castiglia-León, Palencia è quella che ha la fama di essere dimenticata.
Per darvi un'idea, la cattedrale della sua capitale, la Santa Iglesia Catedral de San Antolin, si è guadagnata il soprannome di "bella sconosciuta". Oggi, un pro-getto di modernizzazione culturale porta con orgoglio il nome di "La bella ricono-sciuta". Vogliamo scoprirla insieme? Palencia è una provincia in cui il passato è presente solo come motore del futuro. È emozionante perché è sconosciuta, radicata nelle sue origini e nella campa-gna, ma con un occhio che non smette di guardare a ciò che verrà.
Sapevate che tutta Palencia è un museo a cielo aperto? La provincia ha la più alta concentrazione di monumenti romanici d'Europa. Il livello è tale che il parla-mento spagnolo ha persino promosso una proposta per promuovere il romanico di Palencia come Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO.
Dove si possono trovare buoni esempi di questo stile architettonico? Seguite que-sti indizi, che non potete perdere: San Martino di Tours, a Frómista; l'Eremo di San Miguel e l'Eremo del Perpetuo Soccorso, a Población de Campos; o la Chiesa di Santa María de las Victorias y del Camino, a Carrión de los Condes.
Oltre all'aspetto romanico, questi paesini hanno qualcos'altro in comune. Da qui passa il Cammino francese di Santiago, che attraversa la provincia di Palencia da est a ovest per 70 chilometri. Avete preparato le scarpe comode? Nel cuore della Meseta il percorso è facile, senza grandi pendenze e con scenari naturali impressionanti, come le rive del fiume Pisuerga, il Canal de Castilla o gli orizzonti infiniti della Tierra de Campos. Fermatevi. Guardatevi intorno. Respirate. Questa è Palencia.
Palencia è insondabile e non si capirebbe senza il Parco Naturale della Montaña Palentina, il luogo più remoto della provincia composto da valli, rupi, precipizi, guglie e altre creazioni della natura in grado di lasciare estasiati.
Quando lo si contempla, ci si trova di fronte a un paesaggio modellato dall'azione dei fiumi Carrión e Pisuerga, dove è possibile percorrere diversi sentieri attra-verso corsi d'acqua e boschi. E trovare sorprese lungo il percorso! Sapevate che esiste una foresta piena di opere d'arte? Segnatevela: si tratta del percorso in omaggio all'artista locale Ursicino Martínez.
Vi perderete nel Laberinto de las Tuerces, dichiarato Monumento Naturale, un paesaggio costituito da una serie di forme pietrose di roccia calcarea erose nel corso dei secoli. Oppure nel Geoparco Loras, protetto dall'UNESCO, che com-prende le formazioni carsiche dei Monti Loras e siti archeologici. Un segreto: cer-cate il tratto palentino della pianura di Loras. Vi sembrerà di essere su un altro pianeta.
Palencia, terra di gastronomia e di vini
L'agnello da latte di Villasirga, la verdura di Frómista, insaccati come la Cecina della valle di Villarramiel, i fagioli di Carrión, i legumi di Saldaña, la carne di Cer-vera de Pisuerga o i suoi formaggi a latte crudo di pecora churra, qui c'è tanto da assaggiare! Vi piacciono i dolci? Palencia fa al caso vostro. Non andate via senza aver pro-vato (e portato a casa qualche souvenir gastronomico) gli amarguillos, i fiocchi di pasta sfoglia o l'uva passa Pisuerguinas, dell'azienda familiare Uko.
E i vini? La produzione si concentra in due zone con Denominazioni di Origine: Arlanza e Cigales. Bianchi, rossi e rosati per un brindisi con vini sconosciuti che, come la provincia in cui nascono, non finiranno mai di sorprendervi. Una terra da scoprire e un hotel, il Sercotel Hotel Rey Sancho, da cui partire. Dal centro del capoluogo di Palencia, vi avviciniamo alla grande sconosciuta della Castiglia-León.
